Aaron Ramsey si è trasferito in Messico, ai Pumas, e ha ammesso di aver cercato su Google chi fossero i Pumas

L'ex centrocampista della Juventus ha fatto una scelta abbastanza inusuale. E ha scelto di presentarsi ai suoi nuovi tifosi con grande sincerità.
di Redazione Undici
07 Luglio 2025

Aaron Ramsey ha iniziato una nuova avventura: da poche ore è un giocatore dei Pumas UNAM, squadra di Città del Messico che è legata all’Universidad Nacional Autónoma de México (da qui l’acronimo UNAM nella nomenclatura) ma che dal 1954 a oggi si è affermata come una delle realtà più vincenti della Liga MX e del calcio nord e centro-americano. Il centrocampista gallese ex Juventus era reduce da anni complicati: dopo la fine della sua esperienza alla Juventus, ha giocato per i Rangers, per il Nizza e infine per il Cardiff City, ma non ha mai trovato una reale continuità di rendimento – soprattutto a causa dei ripetuti infortuni che, di fatto, hanno frenato la sua intera carriera. E allora ecco una scelta abbastanza inusuale, se guardiamo alla storia: Ramsey, infatti, è il primo giocatore gallese nella storia del calcio messicano e il primo britannico a emigrare nel Paese centro-americano dai tempi di Ronnie Sharp, oscuro esterno scozzese passato per San Luís alla metà degli anni Settanta. Ramsey, evidentemente, voleva e vuole ripercorrere le orme di André-Pierre Gignac, che dieci anni fa si è trasferito ai Tigres ed è diventato una specie di idolo pagano per tutti gli appassionati messicani.

Ovviamente c’è tanta attesa intorno a questa nuova esperienza di Ramsey. Che, da parte sua, è stato molto schietto nel presentarsi al suo nuovo ambiente. Nella prima conferenza stampa come giocatore dei Pumas, il centrocampista gallese ha detto che «prima di accettare questa offerta ho dovuto chiedere e ottenere l’ok di mia moglie. Poi mi sono interfacciato con lo staff del club, ho usato Google e YouTube per avere qualche informazione in più. Alla fine, però, ho capito che questo è un campionato entusiasmante, con giocatori di qualità e squadre competitive. Non vedo l’ora di viverlo in prima persona». Insomma, Ramsey ha ammesso che non conosceva proprio bene il club con cui ha firmato. Nessun problema, ci mancherebbe altro, se solo questo tipo di sincerità non fosse una cosa davvero rara, quando a parlare sono i calciatori.

Da parte sua, l’allenatore dei Pumas – Efraín Juárez, 37enne ex tecnico in seconda del Club Bruges, dello Standard Liegi e dei New York City – ha detto che «Ramsey non è venuto qui per soldi: siamo i Pumas e non lavoriamo con grandi budget. Aaron è qui perché crede nel progetto, ne è entusiasta e vuole vivere una grande stagione. Così potrà tornare in Nazionale e aiutarla a qualificarsi per la Coppa del Mondo». In realtà non c’è così tanto tempo a disposizione: durante la sua presentazione, Ramsey ha detto di non essere ancora in perfetta forma e di non sapere quando potrà tornare in campo per una gara ufficiale. Nel frattempo, mentre recupererà, potrà continuare a informarsi sulla sua nuova squadra.

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