Il Real Madrid sta facendo tutto il possibile per evitare che Villarreal-Barcellona si giochi a Miami (e anche i tifosi del Villarreal sono piuttosto contrari)

Il cuore della protesta riguarda un eventuale sfalsamento del campionato dal punto di vista tecnico e ambientale
di Redazione Undici 13 Agosto 2025 alle 09:00

Neanche il tempo di digerire la notizia che LaLiga sta per organizzare la sua prima partita della storia all’estero che è arrivata la risposta del Real Madrid. Tra la lega e il club più famoso del mondo da tempo non corre buon sangue. Dalle battaglie sul fair play finanziario a quelle sui diritti televisivi, passando per gli scontri sui calendari e la classe arbitrale, i contrasti tra il presidente Tebas e le Merengues stanno diventando una spiacevole abitudine. In questo caso, il fatto di aver coinvolto nel progetto Liga oltre confine il Barcellona, poi, non ha fatto che incendiare la polemica.

Come analizzato da El Confidential, il match tra Villarreal e Barça si giocherà a Miami, a meno che UEFA e FIFA non si oppongano ai due club, alla Federazione spagnola e alla LaLiga. Una situazione che sembra improbabile, salvo colpi di scena clamorosi. Un’altra possibilità sarebbe che i giocatori si rifiutassero di scendere in campo, come già successo in passato, oppure che gli altri club della competizione nazionale protestassero per l’alterazione del calendario, dato che si tratta di una decisione che favorisce il Barça e danneggia il Villarreal. Un’opzione esplorata proprio dal Real Madrid che ha attaccato la proposta, affermando che compromette la regolarità del torneo e potrebbe “falsare” la competizione.

Intanto, con gli abbonamenti già pagati, i soci del Villarreal perderanno la possibilità di vedere una delle migliori partite della stagione allo stadio La Cerámica. E non solo, perché i blaugrana eviteranno una delle trasferte più complicate, contro un avversario che disputerà la Champions League. Il presidente del Villarreal, Fernando Roig, ha difeso la scelta e promesso: che «ogni tifoso che vorrà andare a Miami per la partita lo potrà fare gratuitamente, viaggio e biglietto inclusi e senza limiti di richieste». Inoltre, il club valenciano ha comunicato che «a chi non potrà o non vorrà viaggiare verrà rimborsato il 20% del costo dell’abbonamento della stagione in corso». È ovvio, però, è che la maggior parte dei tifosi presenti allo stadio Hard Rock di Miami saranno del Barça. Il mercato statunitense è il secondo più importante per il calcio spagnolo e la popolarità di Barça e Real Madrid in America è enorme, come si è già visto durante il Mondiale per Club.

In questo contesto, il miglioramento dei rapporti tra Javier Tebas e il presidente del Barcellona Joan Laporta contrasta con il conflitto aperto tra Tebas e Florentino Pérez, quello del Real, che si sono scambiati accuse e richieste di inabilitazione. La scelta del Villarreal è ricaduta su vari fattori: innanzitutto, si tratta di un club di Champions League con buoni giocatori, capace di garantire spettacolo; in secondo luogo, per la tranquillità della sua tifoseria, con 19.500 abbonati e sempre il “tutto esaurito”. Ma questa tranquillità è stata scossa da due eventi: il contestato acquisto di Thomas Partey, accusato di cinque reati di stupro e uno di aggressione sessuale, e proprio l’annuncio della partita di Miami.

La Federazione degli Azionisti e Soci del Calcio Spagnolo (FASFE), insieme ai gruppi Villarreal Fans, Villarreal CF e Seguiment FCB del Barcellona, ha espresso la sua opposizione totale e ferma alla decisione di spostare la partita a Miami. Questi collettivi hanno chiesto alla RFEF, la Federazione spagnola, di ritirare l’autorizzazione e al Consiglio Superiore dello Sport di intervenire per impedirlo. E, nel caso il progetto andasse avanti, hanno promesso azioni legali per bloccarlo. Insomma, per ora di questo progetto sembrano contenti solo LaLiga e i due club interessati. Quelli che, guarda caso, ci guadagnerebbero di più economicamente.

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