Il Chelsea ha fatto proprio una cosa da Chelsea: ha già annunciato il primo acquisto del mercato estivo del 2026

Dopo Essugo ed Estêvão Willian, ecco un altro colpo di mercato con mesi di anticipo
di Redazione Undici 13 Settembre 2025 alle 10:23

Ormai ci ha decisamente preso gusto. Il Chelsea ha fatto un’altra operazione di mercato proprio da Chelsea: comprare un giocatore un anno prima, lasciarlo in prestito fino a giugno, ma annunciarlo subito. Un gesto forse un po’ arrogante, una sorta di suggerimento ad altri club che magari potevano essere interessati. Un atteggiamento smargiasso che mira a sottolineare la lungimiranza degli scout e dei dirigenti blues e una forza economica non indifferente, oltre a creare curiosità e aspettativa tra i tifosi. Dopo i casi di Estêvão Willian, acquistato nel 2024 dal Palmeiras ma in campo proprio contro i londinesi con il Verdão nel Mondiale per club ed Essugo che nella passata stagione si è fatto le ossa al Las Palmas in Liga, ecco un altro affare simile.

Nel centro sportivo di Cobham, infatti, dal 2026 si vedrà anche Emanuel Emegha, attaccante olandese di 22 anni dello Strasburgo. Il trasferimento è stato ufficializzato dal club inglese e avviene a costo zero, grazie al rapporto stretto tra le due società, entrambe controllate dal gruppo BlueCo, presieduto da Todd Boehly.

L’attaccante ha attirato l’attenzione dei Blues grazie agli ottimi numeri registrati nella scorsa stagione, in cui ha segnato 14 gol in 29 partite. Anche quest’anno ha mantenuto lo stesso ritmo, con tre reti in appena quattro match, di cui cui due sul campo del Bröndby, in Danimarca, che hanno permesso ai francesi di tornare nella fase a girone di una competizione europea dopo vent’anni. Anche in Ligue 1 è partito alla grande, segnando la rete della vittoria alla seconda giornata contro il Nantes, a dieci minuti dalla fine. Emegha è una punta centrale abbastanza atipica, alta sì un metro e 96, ma dotato di velocità e soprattutto progressione, come dimostrano i suoi dati in conduzione palla. L’olandese, infatti, da una campionato all’altro ha aumentato (da 24 a 37) il numero di progressive carries, ovvero le transizioni che permettono di avanzare il pallone di almeno 10 metri rispetto all’ultimo passaggio o di entrare direttamente in area.

Molto interessante, poi, la statistica che combina il numero di xGol e x Assist per un totale di 0.76 di media nelle 27 partite di Ligue 1 disputate. Segno di un nove che ha ancora diversi margini di miglioramento, ma guarda i compagni, ne premia i movimenti e non si trova a disagio fuori dall’area di rigore. Esattamente le caratteristiche di Delap e João Pedro, non a caso i due attaccanti arrivati nell’ovest di Londra quest’estate. Emegha avrà ancora tempo per mettersi in mostra con quello che è stato il club più giovane della Ligue 1, con un’età media di soli 21,1 anni. Il numero 22 non si unirà subito alla sua nuova squadra, ma solo nel corso dell’anno prossimo. Resta da stabilire se sarà nella finestra invernale o se bisognerà aspettare giugno, ma considerando le abitudini del Chelsea è possibile che rimanga in Francia quanto meno fino a dopo il mondiale.

>

Leggi anche

Calcio
Contro il Tottenham, Moisés Caicedo ha dimostrato di essere diventato uno dei migliori centrocampisti al mondo
L'ecuadoriano è diventato l'anima tecnica e caratteriale dei Blues, alzando il suo rendimento anche in zona gol.
di Redazione Undici
Calcio
A causa del primo video sul suo canale Youtube, Erling Haaland si è preso una strigliata dalle autorità sanitarie britanniche
Tutto parte da un'abitudine molto singolare che si porta dietro fin da quando era un bambino: consumare latte crudo.
di Redazione Undici
Calcio
Un’azienda cilena ha accusato la UEFA di averle rubato il format della Champions League, e così ha chiesto un risarcimento di 20 milioni di euro
Il copyright per questa variante di torneo alla svizzera sarebbe stato depositato addirittura nel lontano 2006. E gli ideatori l'avevano proposto più volte alla UEFA, senza successo: ora ci si sposta in tribunale.
di Redazione Undici
Calcio
L’ipotetica retrocessione del West Ham costerebbe quasi tre milioni di euro ai contribuenti inglesi
Colpa di un faraonico contratto di concessione, che non lascia agli Hammers alcun spazio per il fallimento sportivo.
di Redazione Undici