Leggendo le reazioni all’assegnazione del Pallone d’Oro a Ousmane Dembélé, la prima cosa che viene da pensare è che in Spagna non riescano a non polemizzare. L’anno scorso ci avevano pensato Vinicius e il Real Madrid, che disertarono la cerimonia di premiazione dopo la fuga di notizie sulla vittoria di Rodri: l’attaccante brasiliano, in seguito, ha ammesso che lo avrebbe rifatto «almeno altre dieci volte». Proprio per queste parole nelle ultime ore è stato oggetto di vari meme e prese in giro sui social, considerando il 15esimo posto nella classifica del 2025. Un anno dopo, con il premio finito a Ousmane Dembélé, il titolo di persona più arrabbiata è andata a Mounir Nasrou, il padre di Lamine Yamal, finito secondo alle spalle del francese.
«Penso che Lamine sia il più grande… non voglio dire che sia stato un furto, ma danno morale a un essere umano, quello sì» ha dichiarato Nasrou alla trasmissione tv El Chiringuito. Poco dopo aver saputo che il vincitore del premio sarebbe stato Ousmane Dembélé, Nasroui è passato rapidamente nella mix zone per lasciare una dichiarazione piuttosto eloquente: «L’anno prossimo sarà nostro». Poi ha elencato i motivi per cui crede che il figlio avrebbe dovuto uscire dalla cerimonia con il Pallone d’Oro in mano: «Penso che Lamine Yamal sia il miglior giocatore al mondo, con molta differenza, con tantissima differenza rispetto agli altri. Non perché sia mio figlio, ma perché è davvero il migliore. Penso che non abbia rivali», ha detto Nasroui. «Dobbiamo ammettere che qui è successo qualcosa di molto strano» ha aggiunto, prima di ribadire la stessa promessa fatta all’uscita dalla cerimonia, ovvero di ritrovarsi il premio in mano nel 2026.
Giusto per completare questo quadretto di orgoglio catalano e barcelonista, sono arrivate anche le parole di Neymar sul connazionale Raphinha, protagonista di una stagione strepitosa con i blaugrana e piazzatosi quinto in classifica. L’ex numero 10 del PSG, che nel frattempo è tornato al Santos, ha messo in discussione la classifica finale di questa edizione. Senza criticare, però, il primo posto di Dembélé – anche se in Francia gli hanno ricordato sui social gli emoticon di risate con cui aveva reagito a un post che confrontava i pochi gol segnati dal “Mosquito” con quelli dello stesso Neymar. In questa occasione, l’attuale calciatore del Santos ha commentato un post di un influencer brasiliano che metteva in evidenza la classifica del premio assegnato da France Football. «Che Raphinha sia arrivato quinto è una presa in giro» ha scritto Neymar, che lo scorso anno aveva sostenuto anche un altro brasiliano, Vinicius.
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Raphinha ha disputato una stagione più che straordinaria l’anno scorso e, come è accaduto con Lamine Yamal, la delegazione del Barcellona si aspettava un riconoscimento maggiore durante la cerimonia francese. Insomma, come ogni anno il Pallone d’Oro divide e scontenta qualcuno. Curiosamente, però, succede quasi solo in Spagna.