C’è stato un momento in cui il Newcastle si era sentito perfino raggirato. In effetti le tempistiche facevano pensare male: nell’estate 2023 Tonali arriva ai bianconeri per 64 milioni di euro e un paio di mesi dopo viene travolto dallo scandalo e dalla maxi-squalifica per scommesse sportive illecite. “Possibile che il Milan e la famiglia non sapessero nulla?”, si erano domandati gli inglesi in prima battuta. No, non lo sapevano. E il Newcastle alla fine ha deciso di dare massima fiducia al giocatore. Al suo percorso di crescita, al suo recupero mentale prima di qualsiasi altra cosa. Soprattutto Eddie Howe, l’allenatore dei Magpies che non ha mai lasciato solo il suo centrocampista. E oggi, archiviato il calvario, Tonali lo ripaga con numeri e prestazioni da inamovibile metronomo del pallone.
Già la scorsa annata – 45 gare e 6 gol – aveva fatto vedere che Sandro era tornato più forte e convinto di prima. Le prime uscite della nuova stagione hanno ribadito il concetto: il Newcastle non può più fare a meno di lui. Come racconta il Telegraph, le statistiche del classe 2000 sono da trascinatore assoluto. 43,6 passaggi completati a partita, 66,5 tocchi, 54,2% di duelli vinti, 1,1 passaggi intercettati, 5,8 recuperi: più di qualunque altro centrocampista del Newcastle. Inoltre, quando i tre big di reparto giocano insieme dall’inizio – Tonali, Bruno, Joelinton – il rendimento della squadra sale esponenzialmente: più vittorie a partita, più gol segnati, meno gol subiti. Una garanzia incentrata sulle giocate dell’ex rossonero.
“Durante la squalifica ci siamo resi conti di avere di fronte un giovane vulnerabile che aveva bisogno di aiuto”, spiegano fonti del club. “Non faceva che scusarsi e rattristarsi: era nostro dovere proteggerlo”. Il Newcastle ci ha messo la faccia, Tonali non è stato da meno. Per tutti quei dieci mesi lontano dal terreno di gioco, Sandro ha continuato ad allenarsi come se dovesse preparare una finale di Champions. Si fermava oltre la fine delle sessioni per confrontarsi con Howe, ascoltare i suoi consigli e capire come applicarli. Al contempo il ragazzo si è impegnato a fondo anche fuori dal campo: oltre ad affrontare la sua dipendenza con l’aiuto dei professionisti, ha cercato di esplorare la sua nuova realtà di vita e ha imparato un inglese di buon livello – aspetto particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori del Newcastle.
Il resto è venuto da sé, match dopo match, semplicemente giocando da Tonali. Lo staff di Howe sostiene che il 25enne della Nazionale abbia una sorta di “sesto senso” per leggere le situazioni di gioco e gestire la palla al meglio anche sotto pressione, anticipando i pericoli anche in fase di non possesso. Uno dei problemi cronici della squadra era infatti la vulnerabilità al contropiede avversario: Sandro ha portato equilibrio e garanzie difensive. Permettendo così ai suoi compagni di prendersi all’occorrenza qualche rischio in più. E portandosi dietro questo bagaglio tecnico anche in Nazionale: per intenderci, se “Ringhio” Gattuso era un mastino, la stampa inglese definisce Tonali “un cane da guardia”. Abile nel lavoro sporco, ma a suo agio anche da playmaker combinando qualità e tenuta fisica.
Una vera e propria ripartenza per due: il Newcastle è tornato in Champions, è pronto a dire di nuovo la sua in Premier League e Tonali è il fulcro di questo ambizioso progetto. Ha deciso di restare nel Tyneside anche per ripagare chi gli ha dato credito e gli era stato vicino nel momento del bisogno. Ora è felice, trascina i suoi compagni. Si sente a casa, sua moglie è incinta. Come recita la frase finale di una famosissima saga – scritta non lontano da lì, da J.K. Rowling – tutto sta andando bene.