Minuto 122. Sulla panchina del Coventry, Frank Lampard è già pronto a compilare la lista dei rigoristi. Ma c’è ancora un calcio d’angolo per il Sunderland: battuta arcuata dell’ex giallorosso Enzo Le Fée e improvviso colpo di nuca – gobbo, antiestetico, implacabile – di Daniel Ballard. La palla sbatte sull’incrocio dei pali e s’insacca. Di colpo, il difensore nordirlandese diventa l’eroe inaspettato della stagione dei Black Cats: in finale playoff, a un passo dal ritorno in Premier League dopo essere sprofondata perfino in League One. Brutti sogni scacciati via da un gol all’ultimo respiro. ‘Til the end, in pieno stile Sunderland.
L’augurio propizio era arrivato proprio dai tifosi, nel prepartita, dove sugli spalti dello Stadium of Light avevano dato vita a una splendida coreografia: gatto nero con gli artigli sguainati e sotto, il motto che ha fatto la storia recente del club – cioè il titolo dell’omonima docuserie che dal 2018, per tre stagioni, ha raccontato la tormentata passione sportiva per il Sunderland, nella sua congiuntura più complicata.
Ebbene, da quelle immagini squadra e comunità sono ripartite insieme realizzando questa scalata lunga un lustro che oggi raggiunge il suo punto più alto, almeno finora – anche se in finale ci sarà il fortissimo Sheffield United, che sul campo ha conquistato 16 punti più dei ragazzi di Regis Le Bris nella stagione in corso. Ballard e compagni hanno dimostrato ancora una volta che non è finita finché non è finita, e così se la giocheranno ancora. Tenendo a mente una partita che supera la fiction. «Avevamo i rigoristi già pronti anche noi», confessa l’allenatore del Sunderland. Ora avrà capito che non bisogna mai dare il copione per scontato, soprattutto se si parla di Sunderland.
Lo sanno bene i Black Cats, ma anche l’intera Championship, tutt’altro che nuova alla sorprendente epica dei playoff. Dalla leggendaria finale vinta dal Charlton – 1998, allora a discapito del Sunderland: 3-3 al 90′, 4-4 ai supplementari, 7-6 ai rigori – fino all’urlo “Deeeeney!” quintessenza dell’emozione calcistica. Pure quella, Watford contro Leicester, fu una semifinale: a distanza di dodici anni conta tuttora 15 milioni di visualizzazioni su YouTube. Ecco. Il gol di Ballard non arriva probabilmente a tanto, ma per il Sunderland vale anche di più.
Leggi anche
- Sunderland ‘Til I Die è il miglior modo di raccontare il calcio?
- Jobe Bellingham non è più solo il fratello di Jude, ma un grande centrocampista in via di formazione