Il ritorno di Neymar al Santos è stato un disastro, e potrebbe essere già finito

L'ex fantasista del PSG ha disputato poche partite, ha segnato pochissimi gol e ora ha rimediato anche un'ingenua espulsione. In quella che, al momento, sarebbe l'ultima partita di questa breve avventura a casa sua.

In Brasile, come succede sempre quando si parla di lui. il ritorno di Neymar al Santos era stato presentato e vissuto come un grande evento. A pensarci bene era inevitabile, in fondo parliamo di uno dei più grandi talenti – forse il più grande, almeno potenzialmente – espresso dal calcio brasiliano negli ultimi 15 anni, di un giocatore-azienda che continua a fruttare moltissimo denaro, di un expat amatissimo in patria che, per risorgere, aveva scelto la squadra in cui era nato e cresciuto. Anche il fatto che il suo stipendio-base fosse molto basso aveva alimentato una certa retorica romantica intorno a questa operazione. A conti fatti, però, tutta questa attesa è stata tradita: Neymar al Santos ha giocato poco e male, ha avuto un impatto prossimo allo zero e anzi, la sua avventura a casa potrebbe anche essere già finita. In un modo a dir poco inglorioso, per altro: con un’espulsione comminatagli per aver segnato un gol di mano durante una partita contro il Botafogo.

Ma facciamo un passo indietro: Neymar ha firmato per il Santos il 30 gennaio scorso, e da allora ha messo insieme un totale di 12 presenze (di cui otto da titolare), tre gol e tre assist. Le sei contribuzioni decisive, però, sono arrivate tutte in occasione di gare disputate nel Campeonato Paulista, il torneo statale a cui partecipa il Santos, contro squadre tutt’altro che trascendentali: l’Água Santa, l’Inter Limeira e il Bragantino. Nel mentre, l’ex giocatore di Barcellona e PSG ha saltato otto gare per un infortunio alla coscia e il Santos ha iniziato malissimo la stagione: nel già citato Paulistão, l’eliminazione è arrivata in semifinale contro il Corinthians; nel Brasilerão, invece, la squadra di Neymar è addirittura 18esima in classifica, in piena zona retrocessione.

Arriviamo alle ultime settimane, più precisamente al 28 maggio scorso: in un’intervista, Neymar ha detto che avrebbe discusso il rinnovo del suo contratto (in scadenza il 30 giugno) con il Santos dopo il 12 giugno, ovvero dopo che il Brasilerão entrerà in letargo per non sovrapporsi al Mondiale per Club (a cui partecipano Palmeiras, Flamengo, Fluminense e Botafogo). Poi è venuto il suo rientro in campo, in occasione della gara in casa del Vitória: 26 minuti da subentrato per riprendere un minimo di condizione, un minimo di confidenza con il campo. Infine la sfida col Botafogo a Vila Belmiro, in cui è tornato a giocare dal primo minuto e in cui il Santos ha sfoggiato un’insolita maglia azzurra piena di omaggi sparsi al suo numero 10. Nonostante questa celebrazione, la partita du Neymar e della sua squadra è andata malissimo: la prima ammonizione è arrivata nei minuti di recupero del primo tempo, poi ecco un evidente gol segnato di mano che gli è costato il secondo giallo. Ridotto in dieci uomini, il Santos ha subito il gol decisivo nel finale (la gara è terminata 0-1) e ha perso la settima partita (su undici) del suo campionato. Neymar si è scusato su Instagram per l’ingenuità commessa, ma si è anche scagliato contro il direttore di gara, definendo «vergognosa» la prima ammonizione.

Ora, come avrete dedotto, Neymar sarà squalificato e poi il campionato brasiliano si fermerà. La ripresa è fissata al termine del Mondiale per Club, vale a dire quando il contratto di O Ney sarà già scaduto. Di conseguenza, al momento il numero 10 del Santos potrebbe aver già chiuso il suo attesissimo ritorno a casa: a meno che non venga trovato un accordo nei prossimi 28 giorni, il club paulista svincolerà Neymar come da contratto e non potrà schierarlo nel prossimo turno di campionato in cui lui tornerebbe disponibile. Sarebbe l’ultimo, tristissimo smacco per uno dei giocatori più divertenti, ma anche più contraddittori, di quest’era calcistica.

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