La Federcalcio danese vuole che la Fifa indaghi sui lavoratori morti nei cantieri degli stadi in Qatar

È la terza protesta ufficiale nei confronti dell'emirato, e della Coppa del Mondo 2022, dopo quelle di Norvegia e Svezia.
di Redazione Undici 27 Aprile 2021 alle 17:48

La Scandinavia è il grande avamposto di protesta nei confronti dei Mondiali in Qatar. Anzi, si può dire che i Paesi nordici siano stati gli unici a muoversi concretamente, a protestare in maniera formale contro gli abusi subiti dai lavoratori migranti nell’emirato. Prima era toccato ai club e alla Federcalcio norvegese, poi è stato il turno di quella svedese. Ora è la Danimarca a esporsi in maniera netta, con una lettera inviata dalla Federazione di Brøndby alla Fifa: Jesper Møller e Jakob Jensen, rispettivamente presidente e Chief Executive Officer, hanno chiesto ufficialmente «una piena attuazione della riforma del diritto del lavoro che in realtà è già stata approvata in Qatar, ma non ha portato i miglioramenti attesi. È necessario garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani, anche dopo la fase finale dei Mondiali, e questo vale non solo per coloro che lavorano negli stadi e le infrastrutture, ma anche per gli hotel, il settore dei servizi, ecc.».

Nella lettera, i vertici della Federazione danese si dicono «contrari all’assegnazione dei Mondiali al Qatar», e «critici nei confronti della situazione relativa ai diritti umani nel Paese. Abbiamo sollevato questa critica per diversi anni con le parti interessate, e nelle ultime settimane abbiamo anche avuto diversi incontri con tifosi, partner commerciali e altri stakeholder, così da intensificare la pressione sulla Fifa. Non crediamo che i miglioramenti desiderati per i lavoratori migranti siano stati raggiunti, e quindi vogliamo agire subito, in certi casi oggi è meglio di domani». Inoltre, è chiaramente esplicitata la richiesta per cui «le libertà fondamentali della persona siano rispettate prima, durante e dopo la fase finale nel 2022, ad esempio la libertà di stampa e di espressione del pensiero».

Infine, un’altra parte molto significativa della lettera riguarda le indagini da compiere sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori impiegati per la costruzione degli stadi e delle altre infrastrutture che ospiteranno le partite, le squadre e/o altri eventi legati ai Mondiali: «Chiediamo un’indagine completa sul reale numero di morti tra i lavoratori migranti in Qatar, come scoperto dal quotidiano inglese The Guardian in un reportage pubblicato a marzo 2021, e sulle cause di questi decessi. Ci aspettiamo di ricevere al più presto un report investigativo indipendente che faccia luce sull’intero processo di avvicinamento alla fase finale». La lettera completa è consultabile a questo link.

>

Leggi anche

Calcio
I risultati europei del Bodo Glimt hanno portato molti soldi agli altri club norvegesi, che però non li hanno condivisi con le squadre di seconda divisione
Una decisione che stride con un modello calcistico fondato sulla crescita organica e corporativa.
di Redazione Undici
Calcio
Il ritorno del Sunderland in Premier League ha dato un nuovo impulso anche alla rinascita della città
di Redazione Undici
Calcio
Ora anche Lamine Yamal ha un suo canale YouTube, e con il primo video ha fatto più di due miioni di views in 12 ore
La stella del Barcellona è solo l'ultimo esempio del calciatore moderno che cura da solo la propria comunicazione
di Redazione Undici
Calcio
La Supercoppa Italiana ci ha detto che questo è davvero il momento di David Neres
Oltre che il trofeo agli azzurri, la doppietta di Riyad restituisce definitivamente il grande calcio a un suo grande talento. Quando gira lui, gira tutto il Napoli.
di Redazione Undici