Il 28 settembre 2021, alla seconda giornata del gruppo D, lo Sheriff Tiraspol sorprendeva l’Europa. I moldavi avevano raggiunto per la prima volta la fase a gironi di Champions League, superando ben quattro turni preliminari e battendo squadre molto più quotate come Stella Rossa e Dinamo Zagabria. Sorteggiati nello stesso girone di Real Madrid, Inter e Shakhtar Donetsk, gli sceriffi della Transnistria sembravano destinati a essere vittime sacrificali, ma le cose sono andate molto diversamente. Basta chiedere a Carlo Ancelotti, che nella sfida del 28 settembre al Bernabéu subì una delle sconfitte più assurde della sua carriera: lo Sheriff riuscì a battere infatti i futuri campioni d’Europa in casa loro, subendo 31 tiri e capitalizzandone due dei quattro totali. Il lussemburghese Thill, autore del bellissimo gol che all’89’ ha regalato allo Sheriff la vittoria più prestigiosa della sua storia, si è presentato al Bernabéu con un tatuaggio sul polpaccio che lo ritrae mentre sogna la Champions League. Un disegno premonitore della fantastica corsa fatta dalla sua squadra, che è stata capace di uscire indenne anche dalla doppia sfida contro lo Shakhtar di De Zerbi (2-0 in Moldavia, 1-1 a Kiev), salvo poi perdere due volte contro l’Inter: due sconfitte che hanno determinato la mancata qualificazione agli ottavi di finale. Il terzo posto nel girone davanti allo Shakhtar ha aperto allo Sheriff le porte dell’Europa League, e anche ai playoff della seconda competizione europea la squadra rappresentante della Moldavia ha fatto una buonissima figura: il Braga, destinato a giocare le semifinali, è riuscito a vincere solamente ai rigori dopo che entrambe le partite erano finite 2-0, una volta in favore dello Sheriff e una volta in favore dei portoghesi.
Oggi, di quella squadra che ha espugnato il Bernabéu e ha sfiorato una storica qualificazione agli ottavi di CL, è però rimasto poco. L’invasione della Russia in Ucraina ha avuto un effetto diretto anche sulla Moldavia, anzi sulla Transnistria. Tiraspol infatti si trova solo formalmente in Moldavia, visto che è la capitale della Repubblica Moldava di Pridniestrov, nome ufficiale della Transnistria, entità autoproclamatasi indipendente dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica nel 1990 e mai riconosciuta dalla comunità internazionale. La regione confina con la parte sud-occidentale dell’Ucraina, ed è caratterizzata da un forte sentimento filo-russo. All’inizio del conflitto, quando l’esercito di Putin sembrava inesorabilmente destinato a marciare su Kiev, molti credevano che i generali russi avessero usato la Transnistria come trampolino per allargare la propria offensiva e annettere ai propri confini anche la Moldavia, solo che poi in realtà la guerra è andata – e sta andando ancora – in maniera molto diversa da quello che tanti analisti si aspettavano. Eppure ci sono state delle conseguenze dirette sullo Sheriff, e sono state importanti: l’allenatore ucraino del club, Yuriy Vernydub, è tornato in patria per unirsi all’esercito, e nei scorsi giorni ha annunciato la risoluzione del proprio contratto con la squadra moldava. Al momento in panchina c’è Victor Mihailov, vice di Vernydub e già alla guida del club nel 2020 e prima ancora nel 2017.
Ma l’allenatore non è l’unico ad aver lasciato lo Sheriff. Anche diversi giocatori, protagonisti dell’ultima Champions League, hanno abbandonato il club e la Transnistria. Molti di loro erano infatti in prestito, come Giorgos Athanasiadis, il portiere che al Bernabéu realizzò dieci parate decisive e che è tornato all’AEK Atene; l’esterno offensivo Frank Castañeda era stato ceduto già nella sessione invernale di calciomercato ai polacchi del Warta Poznan, e ora è stato annunciato come nuovo giocatore del Buriram United of Thailand, club del massimo campionato thailandese; l’autore del momentaneo 0-1 al Bernabéu, l’attaccante Jasurbek Yakhshiboev, è tornato al Legia Varsavia e sembra destinato a rimanere in Polonia; l’altro eroe della serata, il già citato Sébastien Thill, primo lussemburghese di sempre a segnare in Champions League, tornerà al Niederkorn, in Lussemburgo, dopo il mancato rinnovo del prestito; l’attaccante maliano Adama Traoré è stato venduto al Ferencváros per 2 milioni di euro; il centrocampista Dimitrios Kolovos è stato ceduto al Kocaelispor, seconda divisione turca, già nel mercato invernale; Danilo Arboleda è un nuovo difensore dell’Al-Ain; i terzini Cris Silva e Fernando Costanza sono stati acquistati rispettivamente dal Fluminense e dal Krylia Sovetov, club della Prem’er Liga russa. Insomma, della squadra che lo scorso settembre riuscì a sconfiggere il Real Madrid oggi sono rimasti solamente in due: il difensore Gustavo Dulanto e il centrocampista Edmund Addo. Saranno loro a guidare il club verso una nuova avventura europea: lo Sheriff sarà di nuovo impegnato nel primo turno dei preliminari di Champions, dove affronterà i bosniaci del Zrinjski Mostar. L’andata è in programma il 6 luglio in Bosnia, mentre il ritorno si giocherà una settimana dopo, a Tiraspol.