Diamo il benvenuto al Kosovo e al Liechtenstein nella fase a gironi delle coppe europee

Il Ballkani e il Vaduz hanno fatto la storia di queste due nazioni, qualificandosi al tabellone principale di Conference League.
di Redazione Undici 26 Agosto 2022 alle 11:35

La fine dei turni preliminari estivi ha sancito il via alla fase principale di Champions, Europa e Conference League. Nella competizione più importante non ci sono state grandissime sorprese: solo una delle 32 squadre principali che hanno conquistato il pass per i gironi non aveva mai partecipato alla versione moderna della manifestazione, vale a dire l’Eintracht Francoforte vincitore dell’ultima Europa League; tutte le altre erano già entrate nel tabellone principale in passato, quelle che mancavano da più tempo erano il Maccabi Haifa – ultima apparizione nella stagione 2009/10 – e i Rangers Glasgow stoppati negli ultimi anni dal fallimento, e quindi fuori dalla coppa più ambita dall’annata 2010/11. In Europa League, invece, ci sono un po’ di debuttanti: Bodo Glimt, Nantes, Union Berlin e Union Saint-Gilloise non avevano erano mai arrivati a questo punto del torneo, anzi per i belgi si tratta del debutto assoluto nella fase a gruppi di una competizione internazionale.

Le notizie più interessanti, inevitabilmente, arrivano dalla Conference League. Per la natura stessa del torneo, e per il fatto che siamo solo alla seconda edizione, il nuovo tabellone della terza coppa europea è ricco di novità: 24 club su 32 sono all’esordio assoluto, e nove di questi non si erano mai qualificati alla fase a gruppi di una manifestazione internazionale. Si tratta dello Zalgiris, la prima squadra lituana a tagliare questo traguardo, del Dnipro-1 (che ha ereditato la tradizione sportiva del Dnipro finalista in Europa League nella stagione 2014/15, ma formalmente è una società neocostituita), e poi di Djurgardens, Pyunik, Silkeborg, Slovácko, RFS Riga, Ballkani e Vaduz. Proprio Ballkani e Vaduz, provenienti da Kosovo e Liechtenstein, hanno già fatto la storia: è la prima volta, infatti, che queste due nazioni accedono al tabellone principale di una competizione europea per club – almeno da quando esistono le fasi a gironi. 

Il Ballkani è un club con sede a  Suhareka, città di circa 10mila abitanti posta 60 km a Sud-Ovest di Pristina, la capitale del Kosovo. La società è stata fondata nel 1947 – col nome di Rinia – e inizialmente era parte della piramide calcistica della Jugoslavia, poi è stata una delle prime a staccarsi e a partecipare ai campionati nazionali organizzati dalla Federazione kosovara. Ha vinto il primo trofeo della sua storia, il campionato di prima divisione, nell’ultima stagione, e ha iniziato il percorso dei preliminari estivi in Champions League: doppia sconfitta (1–1 e 0–1 ai supplementari) contro lo Zalgiris. Retrocesso in Conference, il Ballkani ha eliminato i sammarinesi del Tre Fiori, il KÍ delle isole Far Oer e infine i macedoni dello Shkupi nei playoff.

Il Vaduz ha una storia molto molto diversa: partiamo dal fatto che è una squadra del Liechtenstein che però compete da sempre nella piramide calcistica svizzera, visto che il suo Paese non organizza il campionato. Pur militando nella Swiss Challenge League, il campionato di seconda divisione, ha conquistato l’accesso ai preliminari di Conference grazie alla vittoria della Coppa del Liechtenstein, l’unico torneo ufficiale organizzato nel piccolo Principato. Da tempo, grazie a questa particolare condizione, ha avuto l’opportunità di confrontarsi a livello internazionale: in totale ha giocato 84 partite di coppe europee, e nella stagione 1996/97 ha raggiunto il primo turno della vecchia Coppa delle Coppe – l’eliminazione arrivò per mano del PSG detentore del trofeo. In questa edizione della Conference, ha affrontato e battuto gli sloveni del Capodistria, i turchi del Konyaspor e poi il Rapid Vienna ai playoff. La qualificazione di Ballkani e Vaduz, come detto, fa sì che Kosovo e Liechtenstein abbiano lasciato il club delle nazioni che non hanno mai portato una squadra nella fase a gruppi delle coppe: ora sono rimasti solamente San Marino, Islanda, Irlanda del Nord, Far Oer, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Andorra, Galles e Malta. Ma con la Conference League, forse, è solo questione di tempo anche per loro.

Foto tratta dal profilo Twitter ufficiale del Vaduz
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