I più grandi procuratori e le più grandi agenzie di calciatori hanno dei numeri incredibili

Soltanto i giocatori rappresentati dai tre leader di settore – CAA Stellar, Gestifute e Wasserman Group – valgono insieme cinque miliardi di euro: per intenderci, più delle rose dei primi tre club al mondo.
di Redazione Undici
18 Giugno 2025

I procuratori sono i signori occulti – ma nemmeno più tanto occulti – del calcio. Indirizzano trattative, le fanno saltare o andare in porto. Tutto, naturalmente, a fronte di una corposa commissione. Viviamo nell’era dei superagenti, e non è una novità. Ma fino a che punto le società che rappresentano i calciatori abbiano accumulato ricchezza, lo rivela l’ultimo rapporto dellosservatorio CIES – il Centro internazionale di studi sportivi. E i numeri sono impressionanti: per 56 aziende globali, il valore di mercato complessivo dei giocatori sotto loro supervisione supera i 100 milioni di euro. In tre di questi casi, va addirittura oltre il miliardo.

Queste tre agenzie super-ricche sono la CAA Stellar – che guida questa speciale classifica con 2,24 miliardi di valore di mercato aggregato –la Gestifute (1,66 miliardi) e il Wasserman Group (1,3). La seconda è la società portoghese fondata da Jorge Mendes, le altre due sono americane. Per intenderci: si queste tre aziende gestiscono asset che valgono quasi l’intero PIL del Montenegro. E negli anni hanno costruito un impero tentacolare fatto di procuratori, dirigenti e calciatori/allenatori superstar. Dalla crème de la crème della Champions League agli angoli più remoti del pianeta – cioè all’origine dei campioni di domani.

Entrando più nel dettaglio, il calciatore “di bandiera” per CAA Stellar è Omar Marmoush – che da solo vale 75 milioni; Gestifute risponde col “tris” parigino fresco di trionfo continentale: Vitinha, João Neves, Barcola; Wasserman Group invece si gode Federico Valverde. un cliente da 130 milioni. Tutte le agenzie citate dal CIES si differenziano poi per le rispettive strategie di mercato: le big americane spingono forte sulla quantità (160 e 120 calciatori a libro paga), mentre Gestifute (39) predilige la qualità dei propri rappresentati.

Un trend che si riscontra anche scrollando le altre posizioni della graduatoria. Se quelle anglosassoni puntano sul numero – anche Unique Sports Group e United Talent, le agenzie di Calhanoglu e Lookman – in altri Paesi si cerca il colpo da novanta. In generale, ma questo non deve sorprendere, più piccola e l’azienda e meno sono i calciatori: di solito fra i dieci e i venti. Talvolta anche meno. Per esempio, Rafaela Pimenta conta solamente otto clienti, per una valutazione complessiva di 366 milioni, ma tra questi c’è anche Erling Haaland. La soglia imposta dal CIES è infatti di almeno due giocatori per agenzia, in ogni caso senza considerare le situazioni a gestione famigliare – restano fuori, per esempio, il padre di Messi o la madre di Rabiot. Altrimenti le cifre del settore sarebbero ancora più elevate. A pensarci bene, però, può decisamente bastare così. Facendo un confronto con i club, il valore della rosa del Real Madrid si aggira sui 1,7 miliardi di euro. Quella del City arriva a 1,47. Segue il Chelsea a 1,39, tallonato da Arsenal e Barcellona. Il dato che emerge è chiaro: la ricchezza tecnica dei primi tre club al mondo ormai è inferiore a quella delle prime tre agenzie. Sorpasso avvenuto. E ci sono tutti gli ingredienti per aumentare il divario.

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