Ormai lo sappiamo, da un paio di stagioni il calciomercato delle squadre arabe ha decisamente cambiato obiettivi. Da che si cercavano giocatori maturi, affermati, preferibilmente star, ora che il Saudi Pro League si è alzato di livello dopo l’arrivo di diversi top player da tutta Europa, si cercano anche calciatori in rampa di lancio. Il più grande serbatoio resta la Ligue 1, ma molto spesso la strategia dei dirigenti arabi è andare a cercare il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato, anche perché, incredibile ma vero, pure da quelle parti ultimamente hanno abbassato un po’ il volume degli investimenti. Ma non sugli stipendi offerti ai calciatori, però. A raccontarlo è David Hancko, uno dei pezzi pregiati dell’ultima sessione trasferimenti: seguito a lungo dalla Juventus nel 2024, è passato all’Atlético Madrid dal Feyeenord per 26 milioni di euro. Prima della firma coi Colchoneros, però, Hancko sembrava essere destinato all’All-Nasr, la squadra di Cristiano Ronaldo e João Félix. L’affare, però, è saltato all’ultimo momento per non ben chiariti dettagli. Tanto che, come detto, alla fine ne ha approfittato l’Atlético.
Secondo Hancko, dovrebbe giocare per vent’anni nei Colchoneros per guadagnare quanto gli veniva offerto in Arabia Saudita. Sono parole esatte, testuali, che l’ex difensore della Fiorentina (ha indossato la maglia viola nella stagione 2018/19) ha rilasciato alla tv slovacca TA3. «L’Al-Nassr non era la mia prima opzione, perché ho sempre voluto restare in Europa. E anche se in precedenti sessioni di mercato avevo parlato con allenatori e direttori sportivi di altri club, il trasferimento non si era mai concretizzato. Ma quest’estate è arrivata una sola offerta, ed era straordinaria. Non mentirò: se confronto i contratti, dovrei giocare vent’anni all’Atlético per guadagnare quanto mi offriva l’Al-Nassr».
Nonostante tutto, Hancko si è detto contento che l’affare non sia andato in porto. «Quando abbiamo avuto la sensazione che qualcosa non andasse, il mio agente ha contattato l’Atlético per dire che ero ancora disponibile. Da lì, tutto si è mosso velocemente: l’Atlético ha fatto in un giorno e mezzo quello che aspettavamo da un anno e mezzo», ha specificato il giocatore dal ritiro della sua Nazionale, dopo la vittoria per 1-0 contro il Lussemburgo. Una frase decisamente forte, ma che fa capire bene la disparità economica presente tra l’Europa e l’Arabia e soprattutto la scelta di molti ragazzi che decidono di non tentare le proprie chance in un top club europeo, ma di recarsi nella penisola, anche solo per un paio d’anni, consci di mettere da parte i soldi della vita e potersi poi riaffacciare sul mercato europeo ancora relativamente giovani.