Il perfetto ritorno a casa di Luka Jovic

Nel suo (secondo) esordio con l'Eintracht, ha segnato due gol in mezz'ora.

Per alcuni calciatori, esistono luoghi e squadre del cuore, ambienti in cui riescono a esprimere compiutamente le loro qualità. Per Luka Jovic, questa comfort zone sembra poter essere l’Eintracht Francoforte, e ora abbiamo una prova in più per sostenerlo: nel primo match dopo il ritorno con la squadra tedesca, al termine di un’esperienza di un anno e mezzo al Real Madrid, l’attaccante serbo ha segnato una doppietta in mezz’ora di gioco. In realtà il dato temporale è diverso, ancora più significativo, perché Jovic è entrato in campo – al posto di Durm – al 62esimo e dopo dieci minuti aveva già trovato il gol, con un gran tiro di destro dall’interno dell’area di rigore. La seconda rete, arrivata nei minuti di recupero sempre su assist di Kostic, è il frutto di una gran corsa in campo aperto, di un dribbling a rientrare e di un altro bel tiro di destro che ha beffato Fahrmann, il portiere dello Schalke 04. Sono stati due gol decisivi: prima dell’ingresso in campo di Jovic, l’Eintracht stagnava sull’1-1 contro l’ultima in classifica, e non riusciva a trovare il nuovo vantaggio dopo la rete iniziale di André Silva e il pareggio siglato da Hoppe.

A 23 anni compiuti da poche settimane, per la precisione il 23 dicembre, Jovic ha scelto di ripartire da Francoforte per riscattarsi dopo l’avventura negativa al Real. Con i Blancos non è mai riuscito a imporsi davvero: due gol in 27 presenze totali, di cui appena undici da titolare. Questo rendimento così scadente va fatto risalire alla concorrenza, al grande rendimento di Karim Benzema, all’approccio tattico di Zidane – che di solito prevede una sola punta di ruolo in campo. Ma anche lo stesso Jovic è apparso poco incline ad adattarsi a un nuovo ambiente, a un calcio più ragionato, meno frenetico e diretto, rispetto a quello praticato in Bundesliga, e dall’Eintracht in particolare. Con il tecnico Adi Hütter, il centravanti cresciuto nella Stella Rossa ha condiviso la miglior stagione della sua carriera – parliamo del 2018/19, quando ha segnato 27 gol in 48 gare ufficiali – e ha mostrato il meglio del suo repertorio, ovvero grandi scatti in campo aperto, perfetti inserimenti su cross laterali e sulle sponde dei compagni, anticipi secchi sui difensori in piena area di rigore.

Ora il Francoforte è cambiato: Rebic e Haller – i due partner offensivi di Jovic prima del trasferimento al Madrid – non ci sono più, al loro posto ci sono Kostic e soprattutto un ritrovato André Silva, e proprio la nuova coppia offensiva composta da Jovic e dal portoghese sta stuzzicando la fantasia di Hütter e dei tifosi dell’Eintracht, ora settimo in classifica ma non troppo distante dalla zona Champions League – Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen, appaiate al terzo posto in classifica, hanno solo tre punti in più. L’accordo con il Real Madrid è stato stipulato sulla base del prestito e prevede un’opzione esercitabile solo in cambio di 40 milioni di euro, una cifra difficile da raggiungere per una società come l’Eintracht. A meno di grandi cambiamenti, quindi, il ritorno a casa di Jovic è stato e sarà solo un tentativo di rilancio, per il centravanti serbo, ma certe operazioni riescono meglio nei posti del cuore, quelli in cui le cose sembrano venire meglio, più facili, come ha mostrato chiaramente la partita contro lo Schalke.