Quali sono talenti i più promettenti del 2023, secondo la Uefa

Tre ragazzi di formazione italiana e poi tanti altri prospetti, alcuni già famosi e altri ancora tutti da scoprire.

Da anni, ogni anno, la Uefa si diverte a fare da talent scout: compila, cioè, una vera e propria lista di giovani talenti che potrebbero avere un grande impatto sul calcio europeo nell’anno successivo, e in quelli a venire. Finora alcune delle promesse indicate dal team designato dalla Confederazione – formato da giornalisti e corrispondenti sparsi in tutta Europa – hanno rispettato alla grande le attese: i nomi più significativi, in questo senso, sono quelli di Erling Haaland, Jamal Musiala, Rodrygo, Jude Bellingham e Mykhailo Mudryk. Altri ragazzi si sono persi per strada, come può succedere in qualsiasi ambito dello sport o della vita, ma è sempre interessante consultare questi elenchi: permettono di anticipare, per quanto possibile, i trend di mercato del futuro, di individuare le squadre e i campionati che puntano di più – e meglio – sui giovani, oppure di scovare dei nuovi nomi spendibili nelle nostre carriere su FIFA o su Football Manager. 

Nella lista relativa al 2023, per esempio, ci sono 40 talenti. Tre di questi li conosciamo molto bene: Nicola Zalewski, Destiny Udogie e Giorgio Scalvini. Sono nati e cresciuti tutti e tre in Italia (Zalewski è di Tivoli ma ha scelto di rappresentare la Polonia, la nazione da cui provengono i suoi genitori), si sono presi la maglia da titolare di tre squadre importanti della Serie A e ora puntano ad approdare al livello successivo. In realtà Udogie, attraverso il calciomercato, ci è già arrivato: l’estate scorsa il suo cartellino è stato acquistato dal Tottenham, che poi ha deciso di lasciarlo in prestito all’Udinese per un’altra stagione di formazione. Scalvini, a sua volta, ha già esordito in Nazionale maggiore e anche secondo la Uefa ha mostrato «una grande versatilità, visto che nasce come difensore centrale ma ha mostrato di possedere le qualità per essere un ottimo centrocampista di supporto».

Oltre ai tre giocatori di stanza in Italia, i nomi più riconoscibili dell’elenco Uefa sono quelli di Moisés Caicedo del Brighton e di Armel Bella-Kotchap del Southampton, che abbiamo visto anche ai Mondiali con la maglia dell’Ecuador e della Germania; quello di David Datro Fofana, appena passato dal Molde al Chelsea; quello di Alejandro Garnacho, stellina argentina del Manchester United; quello di Piero Hincapié, titolare del Bayer Leverkusen e dell’Ecuador; quello di Nico Williams, fantasista basco dell’Athletic Bilbao; quello di Gonçalo Ramos, autore di una tripletta con la maglia del Portogallo ai Mondiali; quello di Xavi Simons, che dopo essere stato un fenomeno social da ragazzino ha trovato la sua dimensione al PSV; quello di Mathys Tel, 17enne attaccante francese già inserito nelle rotazioni del Bayern Monaco.

Il bello di questi listoni, però, va ricercato altrove. Nei nomi che non conosciamo ancora e che potremmo iniziare a imparare in vista del futuro. Ne snoccioliamo qualcuno: Arda Güler del Fenerbahce, che nella scorsa stagione è diventato il più giovane marcatore di sempre nella storia della Super Lig turca; Mohamed-Ali Cho, 18enne francese che in estate ha accettato l’offerta della Real Sociedad; Malo Gusto, che a 19 anni ha già accumulato più di 50 presenze in gare ufficiali con l’Olympique Lione; Ottaviano Popescu della Steaua Bucarest, ventenne che già da due anni gioca da titolare nella Nazionale rumena; Kenneth Taylor, l’ultima pepita estratta dal vivaio dell’Ajax. La lista completa è consultabile a questo link, dove vi consigliamo di tornare tra qualche anno per verificare se i corrispondenti Uefa ci hanno visto giusto, oppure no.