Serie A
Perché Zhang, tra poche ore, potrebbe non essere più il proprietario dell’Inter
Una ricostruzione sulla situazione del club nerazzurro: il debito con Oaktree, la difficoltà nel saldarlo, i problemi di Suning e del suo proprietario, la trattativa fallita con Pimco. E una scadenza ormai vicinissima.
L’addio di Allegri è la morte del calcio speculativo
La carriera dell'ex allenatore della Juve non è finita, ma è finito un certo modo di intendere il gioco.
La quota salvezza in Serie A sta davvero precipitando?
La risposta è sì, ma non così tanto. Si è solo leggermente abbassata, passando dai 38 punti degli anni Novanta ai 36 punti di oggi.
Malick Thiaw ha tutta l’aria di voler diventare protagonista
Il difensore rossonero si racconta in un evento con Under Armour: «Voglio rimanere al Milan anche l'anno prossimo e fare meglio insieme a tutta la squadra».
Olivier Giroud ha di nuovo fatto sognare i tifosi del Milan
L'addio dell'attaccante francese segna la fine di un'era, per i rossoneri.
Ma allora in Serie A vincono le società con i migliori dirigenti?
I casi di Marotta, Maldini, Giuntoli e Sartori sono emblematici: dietro una grande squadra deve esserci per forza una società forte, coesa, competente.
Quello del Como è il progetto più intrigante di tutto il calcio italiano
La promozione in Serie A è la conseguenza di un lavoro che va in mille direzioni diverse: c'è il calcio, ovviamente, ma ci sono anche turismo, business e identificazione con un territorio unico al mondo.
Mille motivi per tifare Parma
Non è vero che il tifoso vuole vincere e basta: esiste un sentimento più nascosto che ci spinge a essere lì, a incitare la nostra squadra. A costo di chiederci cosa ci facciamo lì.
Il panino allo stadio è un momento irrinunciabile, ma anche un rito scaramantico
L'ha rivelato un sondaggio tra i tifosi condotto da Heinz, Match Sponsor in occasione di Inter-Torino.
Lo strepitoso impatto di Calhanoglu sullo scudetto dell’Inter
Ha segnato 13 gol, di cui dieci dal dischetto: meglio di lui solo Lothar Mattheus nella stagione 90/91.
Daniele De Rossi è il comunicatore di cui il calcio aveva bisogno
Anche da allenatore, DDR è il contrario delle frasi fatte e dei pensieri di circostanza: la sua schiettezza e la voglia di parlare di calcio rappresentano un senso di novità necessario.
Al Milan e a Pioli, ora, non rimane che lasciarsi
Sta finendo un grande amore, o forse era già finito da tempo.