Alessandro Cappelli

Perché Jay-Z e Roc Nation vogliono prendersi il calcio europeo

Lukaku, Bernardeschi, Mings: l'obiettivo è legare l’agenzia a degli atleti che generano un grande impatto in campo, ma anche in termini economici e sociali.

di Alessandro Cappelli

Cinque The Last Dance nel calcio

Le stagioni degli addii, più o meno vincenti, di Ferguson, Zidane, Mourinho, Guardiola e Vialli.

di Alessandro Cappelli

Ralf Rangnick, un radicale per il Milan

Affidare la ricostruzione rossonera al tecnico tedesco vorrebbe dire accettare la sua figura totalizzante e la sua visione, senza compromessi.

di Alessandro Cappelli

Come cambierà il calciomercato a causa della pandemia

Gireranno meno soldi, ci saranno molti più scambi: il calcio europeo si avvicinerà al modello degli sport americani?

di Alessandro Cappelli

Come i portieri brasiliani si sono impadroniti del calcio

Alisson ed Ederson sono forti e sicuri nei fondamentali del ruolo, ma sono anche perfettamente adatti al gioco moderno.

di Alessandro Cappelli

Ibrahimovic all’Ajax era un mostro senza controllo

Un talento enorme, ancora da sgrezzare, che non si era mai visto in un attaccante con una fisicità così accentuata.

di Alessandro Cappelli

L’enigma Milik

Sembra essere prigioniero dei suoi limiti e del Napoli, che però dovrebbe pensarci due volte prima di cederlo.

di Alessandro Cappelli

Otto nuovi acquisti deludenti di questa stagione

Pépé, Lozano, Rabiot, Ndombele, Coutinho, Cancelo, Jovic, João Félix.

di Alessandro Cappelli

La fine del Tottenham

Con la finale di Champions era arrivato al massimo, e ora deve ricostruire. Solo che Mourinho non sembra essere il manager adatto per questa missione.

di Alessandro Cappelli

Erling Haaland è destinato a prendersi il mondo

Perché ha qualità enormi e margini di crescita sconfinati.

di Alessandro Cappelli

La guerra del Barcellona

Che cosa è successo e sta succedendo tra Messi, la squadra, la società e il presidente Bartomeu.

di Alessandro Cappelli

Lo strano rapporto di Antonio Conte con l’Europa

Di certo non ha mai snobbato i trofei continentali, ma il suo calcio sembra adattarsi meglio alle leghe nazionali.

di Alessandro Cappelli