Alessandro Cappelli
Alphonso Davies, una forza della natura
Il 19enne canadese del Bayern ha portato i terzini del passato nel futuro.
Con Osimhen, il Napoli cambia pelle
L'arrivo dell'ex Lille prelude alla cessione di Milik, ma non solo: è il segnale di una piccola rivoluzione in attacco.
Duván Zapata è davvero pronto per un top club?
Oppure il suo rendimento fuori scala si deve al gioco dell'Atalanta?
Sassuolo, calcio e spensieratezza
De Zerbi può sperimentare senza pressioni, e così ha costruito una delle squadre più divertenti della Serie A.
Leroy Sané è l’acquisto perfetto del Bayern Monaco
Per il suo valore come giocatore, ma anche perché è destinato a diventare l'uomo immagine del club bavarese nei prossimi anni.
L’importanza discreta degli steward
Negli stadi italiani c’è una grande squadra di persone che assistono i tifosi perché ogni partita sia un momento indimenticabile, accessibile per ogni spettatore, organizzato e soprattutto sicuro.
Cosa può dare Arthur alla Juventus di Sarri
Il centrocampista brasiliano è un giocatore che mancava nell'organico dei bianconeri.
La storia incompiuta e il futuro incerto di Edinson Cavani
L'attaccante uruguaiano lascerà il Psg senza essere riuscito a imporsi come uno dei migliori attaccanti della sua generazione. Ora, a 33 anni, dovrà per forza ridimensionare le sue ambizioni.
Cosa significherebbe il passaggio di Lautaro Martínez al Barcellona
L'Inter perderebbe un calciatore fondamentale, lui potrebbe testarsi in una squadra più forte e più ambiziosa, che però potrebbe anche chiedergli di limare alcune caratteristiche del suo gioco.
Perché Jay-Z e Roc Nation vogliono prendersi il calcio europeo
Lukaku, Bernardeschi, Mings: l'obiettivo è legare l’agenzia a degli atleti che generano un grande impatto in campo, ma anche in termini economici e sociali.
Cinque The Last Dance nel calcio
Le stagioni degli addii, più o meno vincenti, di Ferguson, Zidane, Mourinho, Guardiola e Vialli.
Ralf Rangnick, un radicale per il Milan
Affidare la ricostruzione rossonera al tecnico tedesco vorrebbe dire accettare la sua figura totalizzante e la sua visione, senza compromessi.