Alfonso Fasano
L’Atalanta di Gasperini è una fabbrica di trequartisti
Una volta erano Gómez e Ilicic, oggi è il tempo di Koopmeiners e De Ketelaere: giocatori diversissimi tra loro, eppure tutti decisivi.
L’eliminazione dell’Inter ci dice molto sullo stato della Serie A, ma non è quello che pensate
Il nostro campionato non è così lontano da tutti gli altri. Il problema, almeno a livello di Champions League, è che non esprime dei veri e propri top club.
A Bologna sta succedendo qualcosa di magico
Merito di un calcio brillante, quello di Thiago Motta, di uno scouting di successo, promosso da Di Vaio e Sartori, di un progetto credibile e affascinante.
Ricordiamoci cos’era Jadon Sancho
L'attaccante inglese è tornato al Borussia, dove si era affermato come uno dei migliori giocatori al mondo. E no, non è un'esagerazione.
Il Napoli di Spalletti è stato un’eccezione?
I cicli sono la cosa più difficile da fare, lo dicono anche esempi importanti. Ma quali sono gli errori degli Azzurri, e quanto sono stati gravi?
Messi è diventato un duro
Dopo il Mondiale, il fuoriclasse timido ha completato la trasformazione in leader carismatico. Con anche spigoli e scorrettezze inaspettate.
Mistero Pafundi
La sua storia, tra Udinese e Nazionale, è una fotografia del rapporto complicato che l'Italia ha con i giovani e con il loro talento.
Il modello Lecce è la novità del calcio italiano
Giocatori giovani e solo di proprietà, un settore giovanile che vince e che rifornisce la prima squadra, un rinnovato entusiasmo in città: intervista a Pantaleo Corvino, che è tornato a casa e sta costruendo un modello interessante di fare calcio.
Questa Coppa Davis è una nuova età dell’oro
Il trionfo di Málaga ha un significato enorme: per Jannik Sinner, per il tennis italiano, per la percezione del torneo.
Jannik Sinner è arrivato a un passo dalla perfezione
Per battere il miglior Djokovic, e per vincere i grandi titoli, serve un tennis senza difetti.
Tra Rudi Garcia e il Napoli non ha funzionato niente
Zero sintonia e rapporti difficili coi giocatori, un gioco scheletrico e nessun margine di cambiamento, di sviluppo.
Non è giusto essere troppo severi con l’Italia di Spalletti
Nonostante la sconfitta e le contingenze, contro l'Inghilterra si è visto qualcosa di incoraggiante.