Il 2023 da rileggere, con gli articoli di Undici

Il Napoli, il City, l'Inter; Sinner, la Coppa Davis, tanti talenti italiani di tutti gli sport.

Ci siamo: tra poche ore brinderemo all’inizio dell’anno nuovo. E, inevitabilmente, alla fine di quello vecchio. Il 2023, com’è ovvio che sia, non sarà stato esaltante o anche semplicemente positivo per molti di voi. Per altri, invece, sarà stato un anno indimenticabile. In ogni caso, ora è parte della storia. E perciò è giusto riviverlo attraverso la lente di Undici: quella del racconto sportivo, calcistico e non. Per farlo, abbiamo deciso di creare un articolo che mette insieme i momenti salienti, come dicevano una volta i telecronisti, dei 365 giorni appena trascorsi. C’è tanto calcio, com’è ovvio che sia, tra lo scudetto del Napoli, i cambiamenti geopolitici e i casi giudiziari, gli addii a chi non c’è più. Ma, semplicemente guardando la foto in apertura, avrete capito che c’è spazio anche per altro: il tennis e le imprese stellari di Jannik Sinner, per esempio; e poi Thomas Ceccon, Sofia Goggia e altri talenti italiani che hanno vissuto un grande 2023. Speriamo, per loro e per noi, che possa andare allo stesso modo – o anche meglio – nell’anno che sta per iniziare. E lo auguriamo anche a voi, ovviamente. Buona lettura e buon 2024!

Il calcio e la fine delle attese

Udine e Napoli, 4 maggio 2023. Istanbul, Manchester e Milano, 10 giugno 2023. Perché queste date e questi luoghi? Semplice: perché uno scudetto vinto e una finale di Champions League sono degli eventi importanti. A maggior ragione se arrivano al termine di una lunga attesa. Quella di Napoli e del Napoli è durata 33 anni, quella di Spalletti un’intera vita; quella del Manchester City per il suo primo successo internazionale è durata ancora di più, ma se iniziamo il conteggio dall’arrivo della proprietà emiratina – prima i Citizens erano una squadra poco più che marginale, in Premier e in Europa – gli anni sono 15; l’Inter e il suo popolo, invece, hanno dovuto aspettare 13 anni per rivivere l’emozione di una finale di Champions. Anche se i nerazzurri alla fine non hanno vinto, aver raggiunto e giocato una partita del genere resta comunque un’impresa. Ecco perché abbiamo scelto di inserire anche l’Inter in questa parte del racconto.

Pep Guardiola ha sconfitto tutti i suoi fantasmi
È una dolcissima rivincita per Luciano Spalletti
Come Simone Inzaghi e l’Inter hanno costruito una finale di Champions League

Foto di Alessandra Coppola, da Undici n° 52

Da dove è saltata fuori l’Arabia Saudita?

Il 2023, almeno a livello calcistico, è stato anche l’anno dell’Arabia Saudita. Il bubbone è scoppiato all’improvviso durante il calciomercato, ma in realtà la rivoluzione è iniziata molto prima: da tempo, infatti, la famiglia reale aveva manifestato la sua volontà di diventare protagonista nel multiverso sportivo più ricco del mondo. E non solo attraverso l’acquisizione del Newcastle. Qui trovate quattro pezzi che raccontano un po’ di cose che sono successe prima e dopo l’estate. Dentro trovate altri link interessanti, in fondo il bello di internet è proprio questa possibilità di muoversi all’interno delle pagine, della storia, del mondo.

Arabia Saudita, le mani sul calcio
L’Arabia Saudita ha avviato un progetto gigantesco per poter dominare il calcio
Ma i giocatori che vanno in Arabia Saudita, esattamente, in quali squadre stanno andando?
L’Arabia Saudita sta divorando il calciomercato, ma ora inizia ad avere dei problemi coi giocatori

Nuovo fenomeno italiano

L’Italia, ci perdonino Panatta e Pietrangeli, non aveva mai avuto un tennista come Jannik Sinner. Nessuno è mai stato così completo, così conosciuto e rispettato e temuto in tutto il mondo, su tutte le superfici. Il fatto che Sinner abbia soltanto 22 anni ci aiuta a sostenere questa tesi: ha già raggiunto il più grande tennista italiano dell’era Open, ovviamente parliamo di Panatta, per il numero di vittorie in Davis e per Best Ranking, e per il resto ha già polverizzato quasi tutti i suoi record. In pratica gli manca solo uno Slam, ma pare che sia solo questione di tempo. Per celebrare la detonazione definitiva di questo nuovo fenomeno italiano, ecco alcuni degli articoli usciti a cavallo delle ATP Finals e del trionfo in Davis.

La costruzione di un campione: dialogo con Jannik Sinner
Come Sinner ha battuto Djokovic per la prima volta in carriera
Questa Coppa Davis è una nuova età dell’oro

Photo Courtesy of Gucci, da Undici n° 53

Calciatori, ma anche uomini

Anche se giocano nelle loro squadre professionistiche e nelle loro Nazionali, i calciatori sono innanzitutto delle persone. Non proprio comuni, vista la loro condizione economica ed esistenziale, ma il punto è proprio questo: bisognerebbe riflettere un attimo di più prima di giudicarli male nel momento in cui vengono coinvolti in cose più grandi di loro, per esempio la guerra, un problema di benessere mentale, una debolezza che non sono riusciti a controllare. Ecco allora tre articoli che ripercorrono alcuni casi del 2023, e che in qualche modo ci invitano a guardare i calciatori da un’altra prospettiva, almeno quando non sono in campo.

L’intervista di Dele Alli dovrebbe cambiare il calcio e i calciatori
Gioca e stai zitto: il caso El Ghazi
I calciatori non sono persone come noi

Talenti italiani

Lo sport italiano è in crisi! Quante volte avete sentito dire e/o avete letto questa frase? In alcuni casi è vero, ma in molti altri è un’esagerazione. E allora, dopo Sinner, ecco un’altra galleria di talenti sportivi del nostro Paese che abbiamo incontrato, celebrato, raccontato su Undici nel 2023. Ce n’è per tutti i gusti, garantito.

Thomas Ceccon è il nuovo personaggio di culto del nuoto italiano
Gianmarco Tamberi è diventato uno degli sportivi italiani più vincenti di sempre
Sofia Goggia sta lasciando un segno
Dorothea Wierer: la signora del biathlon
Tommaso Marini, nuovo campione italiano

Foto di franap, da Undici n° 51

Gli addii

La morte di un personaggio famoso è un evento difficile da raccontare, soprattutto in mondi come quelli del calcio e dello sport, che vivono di enfasi ed esagerazioni. Forse il modo migliore per celebrare chi non c’è più è ricordare ciò che ha fatto nella sua vita, quello che ha lasciato dopo di sé, a livello materiale e umano. Non tutte le eredità sono belle e importanti, ma tutte servono a dare forma alla nostra storia e al nostro futuro.

Era difficile non innamorarsi di Vialli
Tutti volevano bene a Carlo Mazzone
Gianni Minà andava dritto al cuore
Silvio Berlusconi non voleva solo vincere, ma cambiare il calcio